Aristotele: L'Uomo è l'animale parlante

"...Perciò è chiaro che l’uomo è un animale più socievole di qualsiasi ape e di qualsiasi altro animale che vive in greggi. Infatti, secondo quanto sosteniamo, la natura non fa nulla invano, e l’uomo è l’unico animale che abbia la favella: la voce è segno del piacere e del dolore e perciò l’hanno anche gli altri animali, in quanto la loro natura giunge fino ad avere e a significare agli altri la sensazione del piacere e del dolore; invece la parola serve a indicare l’utile e il dannoso, e perciò anche il giusto e l’ingiusto. E questo è proprio dell’uomo rispetto agli altri animali: esser l’unico ad aver nozione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e così via..."

(Politica, in Politica e Costituzione di Atene di Aristotele)

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venerdì 24 giugno 2011

Per aspera ad astra...

"Raramente il guerriero conosce l'esito di una battaglia quando questa si conclude. il movimento della lotta ha generato molta energia intorno a lui, e c'è un istante in cui sia la vittoria che la sconfitta sono ancora possibili. sarà il tempo a dire chi ha vinto e chi ha perso. Ma egli sa che, da quel momento, non si può fare più nulla: il destino di quella lotta è nelle mani di Dio. In quei momenti, il guerriero della luce non si preoccupa del risultato. Guarda nel proprio cuore e si domanda: "ho combattuto il buono combattimento?" Se la risposta è affermativa, si riposa.
Se è negativa, prende la spada e ricomincia ad allenarsi."

(P. Coelho)



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